BIOSOCIAL
16.1 ORTICOLTURA BIOLOGICA SU PICCOLA SCALA COME MODELLO INTEGRATO TRA PRODUZIONE AGRICOLA E IMPATTO SOCIALE SUL TERRITORIO
16.2 MODELLO DI ORTICOLTURA BIOLOGICA SU PICCOLA SCALA ORIENTATO ALL’ INCLUSIONE SOCIALE
Misura: 16 - Cooperazione
Tipo d’intervento:
- 16.1.1 - Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura
- 16.2.1 - Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie
Descrizione operazione: La permanenza e lo sviluppo delle micro e piccole aziende orticole diffuse soprattutto nell’area di bassa pianura e litoranea Veneta è legata alla possibilità, nei prossimi anni, di valorizzare varietà locali, associando al contenuto identitario modelli di produzione a basso input tecnologico e una forte valenza sociale e locale, in un’ottica di diversificazione. Esistono infatti varietà locali o tradizionali, quali il Carciofo violetto di Chioggia, il Broccolo fiolaro di Creazzo, il Broccolo padovano, la Cipolla musona, il Pomodoro nasone, ora non adeguatamente valorizzate. Tali varietà orticole rappresentano una opportunità, per una valorizzazione a livello locale e potranno essere testate per una coltivazione biologica evidenziando il potenziale valore aggiunto, dimostrabile in termini di produttività sociale e di redditività dell’azienda agricola.
Finalità: Il progetto mira alla messa a punto della produzione di varietà tradizionali di ortaggi a pieno campo, secondo tecniche biologiche e di autoproduzione; le produzioni così ottenute saranno valorizzate in un contesto locale, mediante due leve:
a) sensibilizzazione dei consumatori, attraverso due Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.).
b) utilizzo nelle attività di inclusione sociale all'interno del Piano educativo e riabilitativo degli utenti disabili presso la Cooperativa sociale Magnolia (PP3).
Il progetto nasce dalla richiesta di piccole aziende agricole ad indirizzo orticolo di ricercare processi produttivi a basso input e ad elevato contenuto identitario ed ambientale. Il Gruppo intende mettere in rete piccole aziende del comparto biologico al fine di attuare un sistema prototipale in grado di creare valore aggiunto per i produttori attraverso una offerta di nuove varietà, che favorisca l'inclusione sociale ed il coinvolgimento dei consumatori nella pianificazione dell'offerta.
L'aspetto innovativo è quindi nell'approccio integrato, che include in un modello circolare produttori agricoli, consumatori e organismi operanti nel settore sociale e del consumo responsabile.
Il progetto dimostrativo persegue quattro obiettivi sinergici:
a) valorizzare le produzioni orticole locali, mediante autoproduzione delle sementi.
b) conservare la biodiversità (moltiplicazione genotipi locali)
c) creare un circuito locale di consumo e impiego di varietà tradizionali di ortaggi da produrre con metodo biologico
d) impiegare le piante autoprodotte anche per attività di inclusione, svolte da imprese del settore sociale e) dimostrare il contenuto di inclusione sociale delle produzioni orticole
Risultati attesi: Nel dettaglio i risultati previsti possono essere come di seguito sintetizzati:
- La raccolta e la selezione delle accessioni disponibili nel territorio regionale (broccolo fiolaro di creazzo, broccolo padovano, aglio polesano, cipolla musona, carciofo violetto, pomodoro nasone, patata dolce)
- la definizione dei processi produttivi biologici, comprensivi di autoproduzione del materiale di propagazione
- lo sviluppo del sistema inclusivo, funzionale al recupero dei disabili
- la programmazione delle produzioni di varietà locali sulla base delle richieste per per consumo solidale e attività sociali
- la definizione del protocollo di coltivazione delle varietà locali tradizionali
- la definizione del protocollo di ortoterapia
- la valutazione della sostenibilità globale del nuovo sistema (comprese le esternalità positive)
Importo finanziato: € 315.364,39 - Importo DAFNAE € 99.845,82
Responsabile Scientifico: Prof. Paolo Sambo
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale (PSR) per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse naturali e Ambiente, DAFNAE - Università degli Studi di Padova
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste